Il Prof. Fanetti tra generazioni di fratelli e sorelle

 

 

Madalina Grigoras (III B 2012-13)

Catalin Grigoras (V A 2015-16)

 

 

 

 Caro Prof., 

Ci emoziona pensare alla sua pensione. Sappiamo quanto sia stato prezioso il suo tempo dedicato all'insegnamento. Noi due, i fratelli Borsa, nello scrivere queste righe, abbiamo ripensato ai nostri anni liceali. Quello che ci è rimasto più impresso è l'affetto degli insegnanti che hanno fatto parte della nostra crescita: lei è uno di questi. 

Grazie per la sua dedizione e serietà nella sua "missione". 

Un grande abbraccio, 

 

Maria Clotilde Borsa (III A 2011-12)

Carlo Edoardo Borsa (V A 2015-16)

 

 

 

Lei, fonte di ispirazione per classicisti; i test e le versioni, incubo per tutti gli altri. Nonostante nessuna di noi due sia diventata classicista, apprezziamo ogni giorno quanto appreso in quei –duri- anni.

La cultura latina e greca sono un bene prezioso.

 

Claudia Cesa (III A 2007-08)

Livia Cesa (III A 2010-11)

 

 

 

 

L’eredità della sorella maggiore alla minore

per affrontare al meglio il professor Fanetti al Liceo

Ovvero

Alunna di Duccio Fanetti starter pack:

 

1. Grossa fortuna al gioco dei dadi

La sorella maggiore spiega alla minore che il professore, in assenza di volontari, ama chiamare l’interrogato estraendolo a sorte con due dadi; il primo dado che esce corrisponde a uno dei gruppi in cui è stata divisa la classe, il secondo al numero del malcapitato all’interno del singolo gruppo.

Il cognome “Friscelli” è di solito 2/5 o giù di lì, combinazione che esce SEMPRE!!!

 

2. I vocabolari

I due irrinunciabili “IL Castiglioni/Mariotti” e il “Rocci”; non provare a cadere nel “GI” per quanto riguarda il greco, rinunceresti all’immenso piacere di trovare, mentre tenti di tradurre una frase di cui non hai minimamente capito il senso, l’intera versione trascritta nel Rocci… peccato che non sia MAI tradotto niente!!!

 

3. Gli appunti

Fiume di appunti riscritti, riorganizzati e schematizzati sulla amatissima QUESTIONE OMERICA (amatissima dal professore, sicuramente non da te); devi familiarizzare con i nomi tedeschi, perché tra Friederich August Wolf, Karl Lachmann e Ulrich Von Wilamowitz trovami il più pronunciabile….

 

4. Antologie di greco e latino

Perelli latino e Rosati greco, due libri che nessun liceale apre mai, se non prima dell’interrogazione!

Ci sono dei brani che piacciono particolarmente al professore e che chiede più spesso di altri…ovviamente li ho segnati tutti, tentando di leggere solo l’indispensabile per l’interrogazione, ma –come dire- il professore al momento giusto mi ha stupito, chiedendomi brani sconosciuti (forse solo per me!!!)

 

5. Traduzioni nascoste

I testi di Cicerone e Lisia, con le traduzioni scritte a matita, poi opportunamente cancellate ma ancora semi-visibili, tra le note di commento…fai molta attenzione a non farti sgamare perché il professore, malgrado gli occhiali, ci vede!!!!

 

6. Accenti nascosti

I testi in metrica, l’Iliade e l’Eneide, con i segni a matita, anche qui opportunamente cancellati ma visibili, su dove devi mettere l’accento quando leggi…tanto non riuscirai ad avere il ritmo giusto comunque!!! Tutto lavoro sprecato….

 

7. Filastrocche per chi non sa leggere in metrica

Una paginata intera di filastrocche inventate dal professore per insegnarti a leggere in metrica; malgrado questi spunti non riuscirai a dare la giusta intonazione nemmeno questa volta, con grande tristezza del professore, che si illumina in volto quando qualcuno riesce a mettere due accenti al punto giusto… Io personalmente non ho mai saputo leggere in metrica, ma “ETTORE MAI RITORNO’ MA L’UCCISERO L’ARMI D’ACHILLE” mi è rimasto in testa così prepotentemente, che ho chiamato mio figlio Ettore (un grecismo, per dirla alla Fanetti).

 

Buon inizio della Sua seconda vita, professore!

Viola Friscelli (III A 1999-2000)

Bianca Friscelli (III A 2006-2007)

 

 

 

 

Domenico Impagliatelli (III A 2008-09)

Pio Impagliatelli (III A 2009-10)

 

 

 

 Caro professore,

dopo interrogazioni, test e svariate versioni, probabilmente si ricorderà delle tre sorelle Milano. Noi di certo non l'abbiamo dimenticata. Dopo il Liceone ognuna di noi ha seguito interessi e studi differenti: filosofia, medicina e giurisprudenza. Sapere che Lei è vicino alla pensione ha suscitato in tutte noi un po'di nostalgia. Il ricordo delle notti insonni passate sui libri a studiare per i suoi test e la paura per la chiamata del dado, a distanza di anni, strappano a tutte e tre un sorriso. Ancora oggi ci tornano in mente alcuni dei versi imparati in metrica. Nelle traduzioni non abbiamo sempre saputo rendere giustizia ai classici allo stesso livello, ma Lei è riuscito a trasmetterci una grande passione per la letteratura. La sua proverbiale severità ed imparzialità, con l'apporto del fidato dadino, ci hanno dato filo da torcere durante gli anni del liceo, ma ci hanno anche temprato ed insegnato ad essere costanti nei nostri studi. Ci dispiace per le nuove generazioni che non conosceranno come noi l'anima del Liceone.

La ringraziamo per la passione ed il trasporto con cui ci ha insegnato in ogni singolo semestre insieme.

 

Silvia Milano (III A 2003/2004)

Alessandra Milano (III A 2005/2006)

Angela Milano (III A 2009/2010)